mercoledì 18 marzo 2009

ARTICOLO SU ZERO

C’è chi li ha definiti eredi dei Pink Floyd, chi pensa producano solo un fastidioso rumore; ma i Nembrot sono i Nembrot: unici per il loro sound, l’intensità dei pezzi e l’atmosfera surreale che si crea ogni qual volta i loro strumenti (spesso non convenzionali) “vibrano” in maniera assolutamente singolare.
Brani come “Insano” conducono l’ascoltatore in una dimensione quasi lynchiana, che si protende ne “La refurtiva del Vile” passando per “Claustrofobia” (3parti) fino ad arrivare a “Incondizionata resa”.
Un viaggio non solo musicale ma piacevolmente nembrotico, che vale la pena intraprendere.

Maria Grazia Izzo

http://napoli.zero.eu/eventi/2009/03/21/nembrot/

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